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Formazione

Il coinvolgimento delle persone è fondamentale per vincere la resistenza al cambiamento. La formazione del personale e del management avviene prevalentemente sul campo: prima si introducono i concetti fondamentali e poi ci si “sporca le mani”, in maniera tale da poter applicare subito quanto imparato e togliere i dubbi riguardo l’efficacia del metodo. Si prosegue quindi con attività periodiche di verifica e miglioramento, in maniera tale che il personale interno diventi via via più autonomo.

monitoraggio dei processi

Per migliorare è necessario conoscere i propri processi, creare degli opportuni indicatori (KPI), misurare e mettere in atto opportune azioni di cambiamento. Si inizia con il monitoraggio sul campo del processo, individuando colli di bottiglia e mettendo in atto azioni di miglioramento immediate (ordine del posto di lavoro, identificazione delle aree…). Si creano quindi dei KPI che siano significativi del processo, si pongono obiettivi in accordo con la strategia aziendale e si pianificano azioni da intraprendere (con le relative date di attuazione). In seguito si verifica l’impatto delle azioni sugli indicatori e si pianificano ulteriori azioni da mettere in atto quando gli indicatori non sono conformi agli obiettivi.

creazione cruscotto aziendale

La corretta visualizzazione delle informazioni è fondamentale per poter identificare in anticipo eventuali problemi. Partendo da dati riconosciuti come affidabili (presenti nei database aziendali) si realizzano visualizzazioni dei dati in formato grafico, applicando opportune tecniche per far emergere criticità che potrebbero nascere nel futuro (ad esempio la necessità di aumentare la capacità produttiva nelle prossime settimane a fronte di incremento di domanda da parte del mercato). Uno strumento che possa essere visualizzato da più persone ai vari livelli permette di ragionare su obiettivi condivisi e di concentrare le risorse nelle aree più problematiche

F.A.Q.

Lean Manufacturing in pillole

Tutte le caratteristiche che il cliente cerca in un prodotto o servizio e per le quali è disposto a pagare sono “Valore”, tutto il resto è spreco

Ricordati “SAMEDET”: gli sprechi (Muda) sono riconducibili a 7 categorie ognuna delle quali può essere affrontata con le tecniche appropriate. Sovrapproduzione, Attese, Magazzino, Eccesso di lavorazione, Difetti, Eccesso di movimentazione, Trasporti sono le tipologie di spreco che si riscontrano in qualsiasi processo produttivo, inoltre esiste una ottava categoria: le competenze non valorizzate.

Per migliorare occorre misurare. Creare e monitorare un indice che sia in accordo con la strategia aziendale e l’obiettivo a medio-lungo termine permette di individuare le aree di miglioramento, di definire le azioni da mettere in atto e di monitorare l’efficacia delle azioni stesse.

Avere a disposizione una vista di assieme dell’andamento dell’azienda mediante indicatori grafici permette di individuare con anticipo possibili criticità. Isolare le aree problematiche e creare delle azioni mirate aiuta a concentrare le risorse su progetti che portano risultati in maniera rapida, efficiente ed efficace.

La logica “push” (a spingere) è l’approccio tradizionale: lotti economici, materiali a magazzino, capacità sovradimensionata. La logica “pull” (a tirare) è utilizzata dalle aziende snelle, prevede che sia il mercato a tirare la produzione e che l’azienda produca solo quello che serve, nelle quantità e nei tempi che il mercato chiede. Un’azienda snella ha processi ottimizzati per lavorare in logica “pull”.